La musica supera ogni barriera
Sono numerosi i casi di artisti che hanno composto, suonato, cantato indipendentemente dalla propria forma di disabilità. Abbiamo pensato sia un bell’augurio per le feste imminenti.
Ci piace pensare di darvi spunti per “attraversare” i confini dell’handicap. La musica ad esempio. Magari la persona che assistete può trovare nella musica un mezzo espressivo che la aiuta; incentivarla, stimolarla, può essere una terapia. Non occorre che diventi un genio, le note e il linguaggio musicale potrebbero essere “semplicemente” una chiave per sentirsi vivi.
La storia ci insegna che sono tanti i casi di artisti che hanno sperimentato il successo a prescindere da quella che poteva essere la propria condizione svantaggiata.
Fra i compositori, l’eterno Beethoven creava sinfonie nella sua mente, incredibile pensando alla sua sordità. Ezio Bosso ha suonato il piano fino a pochi mesi fa; ora la malattia degenerativa glielo impedisce, ma riesce ancora a dirigere un’orchestra.
Nel jazz, Django Reinhardt inventò un tipo di chitarra adatto alle dita della mano che era stata compromessa da un incendio; è diventato il capostipite del jazz manouche, con i suoi trascinanti ritmi gipsy. Michel Petrucciani è stato un celebre pianista nonostante la malattia genetica alle ossa che impedisce alle persone di superare il metro di altezza; si è esibito sui palcoscenici di mezzo mondo. E Stevie Wonder in barba alla cecità ha suonato brani indimenticabili. Sapete che ha realizzato anche un album a tema natalizio? Someday At Christmas?
In Italia ha avuto e ha grandi interpreti. Il cantautore Pierangelo Bertoli si muoveva su sedia a rotelle, ma quando era sul palco nessuno pensava alle sue gambe. Andrea Bocelli si è imposto come star internazionale, è acclamato da anni per la voce talentuosa. Durante i concerti Bocelli ha eseguito tutti i più famosi brani natalizi; è appena uscita una compilation che li riunisce, “Buon Natale 2020”, che se volete potete ascoltare parzialmente qui. Insieme ai nostri auguri di Buone Feste